Non è facile definirsi, Bisogna cercare nel proprio passato , nelle proprie radici e momenti brutti e belli della vita. Provengo da una famiglia normale, papà in aeronautica mamma sarta casalinga. Una famiglia povera, semplice  e diretta schietta.   Ho una sorella bravissima, una instancabile lavoratrice, insegnante anche lei come me, che sa prendersi cura in modo encomiabile dei nostri genitori. Io non ho la sua forza, ne le sue attitudini. Sono un idealista, uno che realizza grandi sogni ed a volte perde o non nota le piccole cose della vita.  Del mio passato voglio menzionare due momenti significativi,  4 anni di istituto per orfani e un tumore misto alla parotide.  Non voglio entrare nei dettagli ma entrambi questi momenti hanno contribuito a costruire il mio modo di affrontare gli eventi della vita. Con tanto rispetto e umiltà. Sono passato indenne o quasi attraverso questi momenti ed  ho imparato l’impermanenza delle cose.  Ho fatto moltissimi lavori  e la scuola mi ha dato l’opportunità di sperimentarmi, di cercare, di comunicare e sentire cos’è il mondo. La spiritualità mi ha dato la forza e l’anima delle cose.  Mi occupo di orfani perché so cosa sentono, so quanto sono soli e soffrono la mancanza di una carezza, di un regalo , di una semplice figura che li ami. La sognano. Il mondo degli orfani si descrive  a fatica perché non mostreranno mai quanto piangono alla notte  ma troverete sempre un muso duro, distante, incredulo quando li incontrerete. Ho viaggiato molto per misurarmi con me stesso, per sperimentarmi, conoscere il mondo che per anni mi è stato negato, per trovare e respirare la libertà. Ho sempre avuto la percezione del bene  e del male, del giusto e ingiusto, di chi mentiva e chi non. Per questo sono entrato nel MoVimento , perché sentivo la bellezza di un sogno, sentivo una casa di ideali. Ho studiato, sempre, tutta la vita, e di tutto, ma sopratutto  devo ringraziare le mie guide umane che mi hanno dato  ed aperto le porte del sentire, del dubbio, e della saggezza. Il mio caro amico Sergio Pescatori,  professori di russo all’Università di Verona, persona dall’anima infinita e dall’intelligenza sottile.  Tutte le persone che ho incontrato le porto come sempre. Ho fratelli di spirito in tutto il mondo e sono coloro che sono grado di cambiarlo questo mondo.  Non ho appoggi politici, non sono un gran esibizionista, ma sono un basista, un costruttore  e in costante apprendimento. Amo condividere orizzontalmente i saperi e le scoperte.  Amo la montagna ed il suo silenzio. Il mondo va salvato.

Vi ho fatto un breve riassunto di me. Mancano solo dettagli tecnici, come non ho figli, non sono sposato, vivo a Verona in periferia in un appartamento di 40 metri quadrati, ho una vecchia audi quattro del 1992 a metano con 600.000 km, che non mi tradisce quasi mai e che faccio sempre riparare. Non la voglio cambiare e spero di non cambiarla mai. Non mi interessa apparire, mi interessa che le persone siano consapevoli, credano in se stesse e amino questo regalo immenso che chiamiamo vita Tutto, qui. vostro, Stefano

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