Orami è risaputo che l’Italia non possedendo una sua valuta da emettere e dovendo acquistare gli euro sul mercato terziario, ovvero le banche private, non ha i soldi per pagare le pensioni, presenti e future. Quello che non si dice però è perchè oltre al problema di essere nell’euro, l’Italie e ovviamente l’INPS ha un buco di diversi miliardi di euro.  Il primo fattore d’origine di eeusto buco è che i nostri precedenti ed attuali governi hanno sempre unito il sistema assistenziale con quello previdenziale. Come? Semplice, i soldi per le pensioni non ci sono perchè tutti hanno usato spudoratamente l’INPS per fare cassa, cioè pagare le casse integrazioni ( naspi eccetera) e le casse previdenziali virtuali, come l’INPDAP, (da pochi anni unificato all’INPS per coprirne i buchi)  gli insegnanti per capirci. Siccome gli insegnanti sono statali, lo stato faceva soltanto figurare i soldi trattenuti dal già loro misero stipendio mensile ma non li depositava. Il buco è cresciuto a dismisura in tanti anni tanto da far si che gli insegnanti, guardate bene, quando vanno in pensione a 67 anni, non precepiscono subito il trattamento di fine rapporto, trattenuto ogni mese, ma solo dopo due anni dalla loro uscita in pensione una prima tranche ed dopo 5 anni la seconda.  Il governo spera che muoiano nel frattempo per risparmiare? Vi rendete conto? Sono soldi trattenuti ogni mesi da uno stipendio che alla fine della carriera non arriva, se non ci sono figli a carico, a 1700 euro al mese (1300 all’inizio) ed i governi, Draghi, Conte, Berlusconi, Letta, Renzi, Bersani, Prodi eccetera, non glieli ha resi subito. Ma sono soldi degli insegnanti e questi di certo non li hanno “rubati”.

Altra cosa indegna. Adesso in campagna elettorale tutti parlano dell’età pensionabile  e promettono promettono, promettono: Leggete qui

Ma vi sono degli evidenti paradossi. Il primo. Lo Stato italiano prevede che le persone vivano oltre 90 anni per rendergli quanto versato? Si perchè l’aliquota mensile delle pensioni, calcolata su quanto versato mensilmente per tutta la vita lavorativa di una persona, è così bassa che con la legge della Fornero, (Monti e PD ricordate bene) una persona dovrebbe vivere fino a 90 anni per riavere indietro tutti i propri soldi trattenuti, se mai fossero stati suoi, visto che non sono nemmeno italiani (la BCE è una banca privata ricordate). Peccato però che con il covid l’aspettativa di vita si sia ridotta e di molto. Ma nessuno ne parla, perchè secondo le regole della riforma Fornero ( sempre PD ricordate), che si basa sull’aspettativa di vita, si dovrebbe ridurre l’età per andare in pensione proporzionalmente alla stessa aspettativa. Quindi almeno 66 anni di lavoro.

Oltre a questo c’è anche da fare due calcoli semplici. Il lavoro sta scomparendo, lo dice la commissione europea con il suo gruppo di ricerca espas, che prevedere entro il 2030 la scomparsa del 50% dei posti di lavoro in Europa, ecco il documento purtroppo in Inglese:  Clicca qui

Come farà una persona a lavorare 41 anni per andare in pensione se il lavoro non c’è? Inoltre per andare in pensione con 41 anni di contributi un giovane dovrebbe entrare nel mondo del lavoro in modo permanente al massimo a 26 anni, cosa difficile in Italia. Non sembra che il sistema sia stato organizzato per creare un moderno modello di schiavitù della gleba? Un inciso, nei paesi non euro, come la Polonia, non esiste praticamente più la disoccupazione. Strano vero?

Polonia: sesta economia in Europa, niente Euro e niente crisi

Basta ipocrisie. ditelo che il denaro non c’è perché siamo nell’euro ed in una Europa che sa solo fare i conti e non rispetta di suoi cittadini. Bisognerebbe chiedersi cos’è il benessere per le persone normali con la sanità privatizzata e la scuola allo sfascio… Grazie Conte, Draghi, Renzi, Berlusconi, Salvini e ovviamente  il Ministro Bianchi

Ecco la notizia accuratamente nascosta dai giornali italiani, ed approvata dal parlamento italiano con Draghi. 20.000.000.000 di euro di tagli in 3 anni al bilancio della scuola. Leggete e poi pensateci.

Una breve conclusione, la nostra costituzione andrebbe riformata, poichè l’Italia è una repubblica fondata sulle persone non sul lavoro. E’ il benessere delle persone, la loro vita, i sogni, le aspettative che sono importanti, non il lavoro. Il lavoro è un sistema per guadagnare ma non ha emozioni, non ha sentimenti, ma serve solo al profitto e raramente alla produzione di oggetti utili.

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.