Cari amici, è vero la guerra non si ferma con le armi: “Ci hanno mentito su Vietnam, ci hanno mentito sull’Afghanistan, ci hanno mentito sull’Iraq, ci hanno mentito sui Balcani e ci hanno mentito sulla Libia e sulla Siria. E ora ho le prove: ci stanno mentendo anche sul Donbass. Qui l’etica non c’entra nulla, diffidate da quelli che vorrebbero farci la morale, hanno le mani sporche di sangue. Qui non c’è nessuno da liberare. È tutto l’esatto opposto di quello che ci raccontano in TV”, scrive l’11 luglio annunciando il suo arrivo in Ucraina con un video in cui si vedono comparire sulla parete del palazzo scelto per l’opera, una serie di frasi, probabilmente le stesse riportate nel post che continua: “La resistenza che avremmo dovuto appoggiare è quella del popolo del Donbass che lotta da 8 anni per liberarsi da un regime; quello di Kiev che di democratico oramai non aveva più niente. Questo è soltanto uno sporco gioco fatto per interessi economici. Dopo la Russia vorranno la Cina. Ci dicono che mandano missili spendendo miliardi di euro perché sono buoni e altruisti, ma i bambini del Donbass sono stati sotto le bombe per 8 anni e in quel caso nessuno ha mosso un dito.

Leggete chi scrive non è un artista qualunque e lo fa da Mariupol


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